La mia nuova passione si aggiunge al mio Blog, arrichendo cosi' questo spazio dedicato alle riflessioni ma anche alla poesia.
Buon appettito
SexMeandPoetry

lunedì 28 novembre 2011
lunedì 7 novembre 2011
Scegliere d'esser donna: ma che tipo di donna?
Diciamo la verità, noi donne siamo quasi legate alla cucina, salata o dolce che sia, da un filo invisibile da quando nasciamo. Ce l'abbiamo nel sangue la dimistichezza con il cibo, anche se credo che quando la propria mamma sia brava coi salati, noi figlie saremmo brave coi dolci, e chi ha una mamma brava col dolce, noi figlie saremmo brave col salato, anche se ci sono delle fantastiche eccezzioni: le mamme a tutto tondo.
Le mamme a tutto tondo sanno cucinare sia salato che dolce, ed hanno mille ricette nel cassetto, nella libreria, nell'agenda segreta, non c'è piatto che non riescano a fare. Questa è la magnigica eredita' che le nostre mamme ci lasciano, o per meglio desiderano lasciarci, ma quanto al giorno d'oggi noi abbiamo voglia di diventare donne a tutto tondo?
Si dice che si puo' essere casalinghe, casalinghe mamme, lavoratrici e lavoratrici mamme; pare comunque che siamo obbligate ad essere delle lavoratrici in primis, in quanto senza due stipendi è difficile vivere dignitosamente, ma essere lavoratrici-mamme è ancora più complicato se ne avessimo il desiderio: allora mi chiedo nel 2000 non puo' piu' esistere la lavoratrice-casalinga-mamma? Oppure siamo noi stesse che poniamo dei limiti alle nostre capacita', o è solo una scusa non poter occuparsi anche della casa avendo un lavoro?
Forse arriva un momento per ognuna di noi in cui ci obbligano a saper cucinare, lavare, stirare e sbrigare ogni faccenda casalinga, ma quest'obbligo è incoscio, noi non ce ne rendiamo conto... è la violenza psicologica passiva che attua questo, anche se invece molte di noi semplicemente imparano perchè sono costrette dalla vita, dall'aver perso la famiglia troppo presto oppure costrette a rimboccarsi le maniche lontano da casa.
Chi dobbiamo essere per piacere alla società?
E chi vorremmo essere veramente per piacere a noi stesse?
Forse dovremmo solo ascoltare i nostri desideri, spegnere la tv ed essere ciò che siamo e non ciò che vorrebbero che fossimo.
NadiaSam
Le mamme a tutto tondo sanno cucinare sia salato che dolce, ed hanno mille ricette nel cassetto, nella libreria, nell'agenda segreta, non c'è piatto che non riescano a fare. Questa è la magnigica eredita' che le nostre mamme ci lasciano, o per meglio desiderano lasciarci, ma quanto al giorno d'oggi noi abbiamo voglia di diventare donne a tutto tondo?
Si dice che si puo' essere casalinghe, casalinghe mamme, lavoratrici e lavoratrici mamme; pare comunque che siamo obbligate ad essere delle lavoratrici in primis, in quanto senza due stipendi è difficile vivere dignitosamente, ma essere lavoratrici-mamme è ancora più complicato se ne avessimo il desiderio: allora mi chiedo nel 2000 non puo' piu' esistere la lavoratrice-casalinga-mamma? Oppure siamo noi stesse che poniamo dei limiti alle nostre capacita', o è solo una scusa non poter occuparsi anche della casa avendo un lavoro?
Forse arriva un momento per ognuna di noi in cui ci obbligano a saper cucinare, lavare, stirare e sbrigare ogni faccenda casalinga, ma quest'obbligo è incoscio, noi non ce ne rendiamo conto... è la violenza psicologica passiva che attua questo, anche se invece molte di noi semplicemente imparano perchè sono costrette dalla vita, dall'aver perso la famiglia troppo presto oppure costrette a rimboccarsi le maniche lontano da casa.
Chi dobbiamo essere per piacere alla società?
E chi vorremmo essere veramente per piacere a noi stesse?
Forse dovremmo solo ascoltare i nostri desideri, spegnere la tv ed essere ciò che siamo e non ciò che vorrebbero che fossimo.
NadiaSam
sabato 5 novembre 2011
Solitudine autunnale
Era incredibile, quanto quell'appartamento le appartenesse, eppure non lo aveva acquistato, non lo aveva preso in affitto, ne era ospite. O meglio si sentiva tale. Perchè anche se conviveva con Giorgio, spesso desiderava possedere quell'appartamento da sola, viverci da sola, avere degli spazi da sola senza condividere piu' nulla con lui, perchè a volte essere un ospite pesava troppo; pero' quei momenti sul divano a guardare la televisione, sotto una pioggia pazzesca, con la luce di una sola bajoure accesa e un buon libro come compagnia sotto una gigantesca trapunta ripagavano tutti quei tormenti interiori, tutte quelle discussioni futili, quel continuo sentirsi in colpa per qualcosa, quel non essere mai del tutto perfetta per chi si ama.
La ripagavano anche quelle sere tiepide d'autunno, dove poteva scrivere liberamente, ispirandosi con il costante infragersi delle onde sugli scogli sotto casa, proprio sotto casa.
Quanto ci si poteva sentire sole e felici? Spesso, piu' di quanto si possa credere.
La solitudine per una donna è un arma: la rende forte, invincibile, ricca di corazze impenetrabili, la rende sorprendente, spiritosa, eloquente, selvaggia.
L'amore riempie il cuore, ma crea della catene, delle prigioni interiori a cui evadere è difficile, impossibile.
Ma a volte si è solo prigionieri di se stessi, di fantasmi antichi, di ossessioni e di paure mai superate.
NadiaSam
La ripagavano anche quelle sere tiepide d'autunno, dove poteva scrivere liberamente, ispirandosi con il costante infragersi delle onde sugli scogli sotto casa, proprio sotto casa.
Quanto ci si poteva sentire sole e felici? Spesso, piu' di quanto si possa credere.
La solitudine per una donna è un arma: la rende forte, invincibile, ricca di corazze impenetrabili, la rende sorprendente, spiritosa, eloquente, selvaggia.
L'amore riempie il cuore, ma crea della catene, delle prigioni interiori a cui evadere è difficile, impossibile.
Ma a volte si è solo prigionieri di se stessi, di fantasmi antichi, di ossessioni e di paure mai superate.
NadiaSam
Il bambino nuovo
Quando aprì la porta il bambino apparve diverso.
Era piu' alto, come si dice in gergo familiare, più lungo.Aveva un espressione gioiosa, piena di vita, di benessere.
Il bambino profumava di buono, quel buono che solo un bambino puo' avere, il classico profumo dell'innocenza, del pulito.
Il bambino giocava con la sua casetta, con la sua palla, con la scopa dove volava in mondi a solo lui conosciuti.
Il bambino nuovo restava seduto, incantato quasi ipnotizzato dalla tv e conversando a modo suo con i personaggi di quel cartone visto mille volte, in mille giorni di vita.
Ad un tratto, il bambino si avvicinò e come a cercare uno sguardo meno distorto, sollevò i miei occhiali indagando; credo che sotto quelle spesse lenti abbia saputo riconoscere chi fossi, o meglio avere la conferma che fossi la sua zia, quella che conosceva senza marchingegni sul viso.
Il bambino ebbe fame e cosi' chiese un biscotto, o meglio lo cercò da se nella dispensa che sapeva bene contenere i suoi biscotti secchi da merenda.
Era bello vederlo così nuovo, ricco e angelico. Nei suoi occhi c'era tutta la speranza del suo domani diverso.
Era piu' alto, come si dice in gergo familiare, più lungo.Aveva un espressione gioiosa, piena di vita, di benessere.
Il bambino profumava di buono, quel buono che solo un bambino puo' avere, il classico profumo dell'innocenza, del pulito.
Il bambino giocava con la sua casetta, con la sua palla, con la scopa dove volava in mondi a solo lui conosciuti.
Il bambino nuovo restava seduto, incantato quasi ipnotizzato dalla tv e conversando a modo suo con i personaggi di quel cartone visto mille volte, in mille giorni di vita.
Ad un tratto, il bambino si avvicinò e come a cercare uno sguardo meno distorto, sollevò i miei occhiali indagando; credo che sotto quelle spesse lenti abbia saputo riconoscere chi fossi, o meglio avere la conferma che fossi la sua zia, quella che conosceva senza marchingegni sul viso.
Il bambino ebbe fame e cosi' chiese un biscotto, o meglio lo cercò da se nella dispensa che sapeva bene contenere i suoi biscotti secchi da merenda.
Era bello vederlo così nuovo, ricco e angelico. Nei suoi occhi c'era tutta la speranza del suo domani diverso.
domenica 16 ottobre 2011
Disoccupazione:una piaga del 2011
Il 14 ottobre 2011, il governo Italiano Berlusconi, ha ricevuto la fiducia alla camera, un ennesima volta.
Vergogna. I ministri si lamentano del governo Berlusconi ma poi quando gli si presenta l'occasione di annientarlo, si perdono in parole ed i fatti non contano piu'. Non esistono.
L'Italia è al lastrico,una percentuale di disoccupazione alle stelle mentre l'iva sale al 21% per combattere la crisi, gli italiani muoiono di fame, le case vengono messe all'asta, le auto si vendono ed ogni banalissimo vizio viene accantonato, come potersi mangiare una pizza fuori casa, eccome se non bastasse secondo uno studio, il 35% dei 500 migliori ricercatori italiani nei principali settori di ricerca ha abbandonato il Paese, questa è la fuga dei cervelli in Italia che in 20 anni ha procurato un costo di 4 miliardi.
Io mi chiedo quali prospettive abbiamo? Quali progetti ci è consentito fare? Mi rendo conto che intorno a me ci sono famiglie che non hanno la certezza di avere un tetto dove poter dormire all'indomani di oggi.
Con quale fiducia e speranza possiamo guardare al futuro per noi ed i nostri figli? Saremo davvero costretti a non riprodurci per paura di non poter assicurare un pasto caldo ai nostri eredi? Saremo noi stessi gli autori della fine del genere umano?
Neanche chi ci dovrebbe rappresentare ci aiuta ad uscire da questa realta', tutt'altro continuano imperterriti a dare fiducia a chi non la merita, dimenticandosi di chi ha avuto fiducia in loro..oops scusate ma è vero, quando ci sono le elezioni tutti sono buonintenzionati e possiedono poteri favolosi per soddisfare le esigenze di noi cittadin ma caso strano pero' finite, i poteri svaniscono! I veri supereroi sono per sempre non per soli 3 giorni!
Vergogna. I ministri si lamentano del governo Berlusconi ma poi quando gli si presenta l'occasione di annientarlo, si perdono in parole ed i fatti non contano piu'. Non esistono.
L'Italia è al lastrico,una percentuale di disoccupazione alle stelle mentre l'iva sale al 21% per combattere la crisi, gli italiani muoiono di fame, le case vengono messe all'asta, le auto si vendono ed ogni banalissimo vizio viene accantonato, come potersi mangiare una pizza fuori casa, eccome se non bastasse secondo uno studio, il 35% dei 500 migliori ricercatori italiani nei principali settori di ricerca ha abbandonato il Paese, questa è la fuga dei cervelli in Italia che in 20 anni ha procurato un costo di 4 miliardi.
Io mi chiedo quali prospettive abbiamo? Quali progetti ci è consentito fare? Mi rendo conto che intorno a me ci sono famiglie che non hanno la certezza di avere un tetto dove poter dormire all'indomani di oggi.
Con quale fiducia e speranza possiamo guardare al futuro per noi ed i nostri figli? Saremo davvero costretti a non riprodurci per paura di non poter assicurare un pasto caldo ai nostri eredi? Saremo noi stessi gli autori della fine del genere umano?
Neanche chi ci dovrebbe rappresentare ci aiuta ad uscire da questa realta', tutt'altro continuano imperterriti a dare fiducia a chi non la merita, dimenticandosi di chi ha avuto fiducia in loro..oops scusate ma è vero, quando ci sono le elezioni tutti sono buonintenzionati e possiedono poteri favolosi per soddisfare le esigenze di noi cittadin ma caso strano pero' finite, i poteri svaniscono! I veri supereroi sono per sempre non per soli 3 giorni!
Divorzi ed indignazione
Sapete cos'ho capito? Che si puo' far del male davvero ad una persona solo dopo che la si è amata.
Ebbene si, dopo l'amore e l'affetto l'odio che si puo' riversare verso un uomo o una donna è triplicato, raggiunge i massimi livelli dopo un matrimonio fallito.
Il rancore ed il veleno si riproduce in forma di parole e vendette, tramite avvocati e torti silenziosi, tramite mancanze, tramite il materialismo di compassione, tramite un figlio inconsapevole di cio' che accade tra un padre ed una madre che l'hanno voluto con amore, e piu' tardi provano a toglierselo con l'inganno.
Indignazione. Quanto una giovane donna o un giovane uomo possono credere nell'istituzione del matrimonio, quando in Italia i padri non sono tutelati e la comunione dei beni appare sono un elegante definizione per poi sottrarsi il meglio della mobilia a vicenda?
Padri sul lastrico con mutui, mantenimento alimentare e materiale, ed ex mogli sempre in ordine, che possono permettersi lussi sognati per anni, sono la realta' italiana di una giustizia, che si mormori, sia uguale per tutti, ma a conti fatti è differente a seconda di quanto la verità sia tale al cospetto della costituzione o della bibbia.
In realta' giuriamo solo quello che piu' ci conviene, siamo degli opportunisti in fondo, oppure per dirla tutta non ci sentiamo poi così tanto italiani nel momento in cui ci toccano la tasca perchè comunque vada chi ci crede piu' nella giustizia e nella costituzione?
NadiaSam
Ebbene si, dopo l'amore e l'affetto l'odio che si puo' riversare verso un uomo o una donna è triplicato, raggiunge i massimi livelli dopo un matrimonio fallito.
Il rancore ed il veleno si riproduce in forma di parole e vendette, tramite avvocati e torti silenziosi, tramite mancanze, tramite il materialismo di compassione, tramite un figlio inconsapevole di cio' che accade tra un padre ed una madre che l'hanno voluto con amore, e piu' tardi provano a toglierselo con l'inganno.
Indignazione. Quanto una giovane donna o un giovane uomo possono credere nell'istituzione del matrimonio, quando in Italia i padri non sono tutelati e la comunione dei beni appare sono un elegante definizione per poi sottrarsi il meglio della mobilia a vicenda?
Padri sul lastrico con mutui, mantenimento alimentare e materiale, ed ex mogli sempre in ordine, che possono permettersi lussi sognati per anni, sono la realta' italiana di una giustizia, che si mormori, sia uguale per tutti, ma a conti fatti è differente a seconda di quanto la verità sia tale al cospetto della costituzione o della bibbia.
In realta' giuriamo solo quello che piu' ci conviene, siamo degli opportunisti in fondo, oppure per dirla tutta non ci sentiamo poi così tanto italiani nel momento in cui ci toccano la tasca perchè comunque vada chi ci crede piu' nella giustizia e nella costituzione?
NadiaSam
giovedì 22 settembre 2011
Parole in festa
Finalmente posso gioire dei miei libri, finalmente posso vedere una piacevole ricompensa per tutti questi anni di lettura, scrittura e ricerca... di libri comprati, rubati, prestati ed affittati.
Finalmente posso leggere a gran voce di fronte ad un pubblico, finalmente posso discutere senza paure su qualcosa che amo, un po' come fanno gli uomini col calcio, anche se per me, parlare di libri non ha prezzo, non ha valore... Ognuno di loro è come un figlio adottivo, una parte della mia crescita personale ed intelletuale.
Sabato ci saranno le nostre parole in festa e quelle di chi le ha scritte.
Finalmente posso leggere a gran voce di fronte ad un pubblico, finalmente posso discutere senza paure su qualcosa che amo, un po' come fanno gli uomini col calcio, anche se per me, parlare di libri non ha prezzo, non ha valore... Ognuno di loro è come un figlio adottivo, una parte della mia crescita personale ed intelletuale.
Sabato ci saranno le nostre parole in festa e quelle di chi le ha scritte.
lunedì 7 marzo 2011
Satisfaction!!!
Soddisfazione, si una grande soddisfazione, sentirsi in forma, dare il massimo dopo neanche un mese da un operazione, dalla mia inattivita' forzata!
Dare tutto e per tutto sulla spinbike, ritrovare la motivazione giusta per correre, sudare e sacrificarsi.
Vedere che l'incedere non annienta i sacrifici fatti, gli sforzi e la buona volonta' di un anno e soprattutto l'aiuto costante di un coach severo e critico in ogni occasione, ma anche un grande motivatore.
Grazie a me stessa, grazie al mio motivatore e alla mia spinbike!
NadiaSam
Dare tutto e per tutto sulla spinbike, ritrovare la motivazione giusta per correre, sudare e sacrificarsi.
Vedere che l'incedere non annienta i sacrifici fatti, gli sforzi e la buona volonta' di un anno e soprattutto l'aiuto costante di un coach severo e critico in ogni occasione, ma anche un grande motivatore.
Grazie a me stessa, grazie al mio motivatore e alla mia spinbike!
NadiaSam
venerdì 4 marzo 2011
Sacrificio, rinuncia, fame
Pesare 84kg non è una scelta, è una serie di eventi che ti portano a farlo e solitamente questo dipende da una carenza di fondo... Penso che la carenza d'affetto induca sul serio al bisogno cronico di imbottirsi di zuccheri, dolciumi, cibi grassi, peccato che tutto questo non solo non riempie il senso di vuoto, a parte lo stomaco, ma riempie solo un senso di colpa che puo' davvero causare grossi danni psicologici, e soprattutto danni alla propria autostima.
Di fronte a certe situazioni si ha bisogno di un aiuto perchè a volte le motivazioni e la buona volontà non bastano per riuscire in un impresa che per molti pare ardua, per altri impossibile.
Fisicamente c'è chi è obbligato, come la sottoscritta, a tenere un regime alimentare costante, nonostante le diete permettano il cosiddetto "strappo del fine settimana", ma facendolo si deve essere consapevoli che lo strappo ci costera' un attivita' fisica extra o comunque la consapevolezza che bisognera' bruciare le calorie accumulate ed eccessive!
Questa è la mia seconda dieta riuscita, questa volta ha funzionato la buona volontà come primo passo, poi una stagione estiva intensa che mi permetteva un attivita' fisica da un tavolino all'altro, e poi in un secondo tempo aver trovato finalmente lo sport che mi calza a pennello, ed un motivatore morale affinchè gli sforzi fatti non andassero perduti con l'inverno entrante.
Ho scoperto lo spinning, un attivita' motoria faticosa, che basa tutto sulla resistenza psicologica per quanto mi riguarda, perchè di fronte allo specchio ci sei tu che pedali, e quel pedalare ed arrivare non si sa dove, è arrivare a te stessa, alla tua autostima, al tuo piacerti. E' lo sforzo, il sacrificio, il sudore ed il dolore che ti gridano Molla, ma tu non lo fai, perchè bisogna sempre chiedere di piu' a noi stessi, pretenderlo.
Dopo un anno mi ritrovo in nuova veste, un nuovo corpo, un altra forma. Ho perso 17 kg, con obiettivo di arrivare a perderne ancora 4; quando si cambia cosi drasticamente trovi sempre chi ti dice :" Smettila di dimagrire" e ti domandi se non lo dica per invidia o per affetto, il punto sta invece che una smette di dimagrire solo quando nello specchio vedra' il riflesso desiderato, che ancora non c'è se parlo di me , non ho intenzione di diventare anoressica stiate sereni! (da precisare che l'anoressia è una malattia di chi non mangia, di chi odia il cibo, ed anche se si nutre si infila un dito in gola per rimettere.)
Non sono intenzionata a questo, ma solo vedermi come ho sempre desiderato, come ho sognato per anni senza mai trovare la volonta' per iniziare un percorso di rinascita.
In tutto questo ci vuole sacrificio, rinuncia e fame, perchè ancora oggi ho voglia di abbuffarmi di cioccolato, torte, snack vari, gelato e tutto quello che fa lievitare il mio posteriore.
Ma non esiste prezzo quando la bilancia pende sempre di piu' a sinistra piuttosto che destra!
NadiaSam
giovedì 3 marzo 2011
Storia di Pierrot
Il nome di Pierrot è un francesismo che deriva dal personaggio italiano della Commedia dell’Arte Pedrolino, uno dei primi Zanni, interpretato, nella celebre Compagnia dei Gelosi, da Giovanni Pellesini, alla fine del ‘500.
La pigrizia gli vieta di muoversi come gli altri personaggi della Commedia, è certamente il più intelligente dei servi, svelto nel linguaggio, critica gli errori dei padroni e spesso finge di non capire i loro ordini, anzi li esegue al contrario, non per stupidità, ma perché li reputa errati. E’ furbo ma sentimentale, l’unico personaggio che, a un piatto di minestra, preferisce una romantica serenata eseguita sulla mandola, sotto le finestre della sua innamorata. Tendenzialmente malinconico, ama appartarsi distaccandosi totalmente dalle altre maschere, amanti del gran chiasso e degli scherzi, forse anche perciò è pallido e languido, lunare, e sovente una lacrima gli riga la gota bianchissima.
Il celebre personaggio fu portato in Francia, dove entrò a far parte dei repertori delle Compagnie francesi con il nome di Pierrot, grazie all’aiuto di Giuseppe Geratoni che per primo lo introdusse nel 1673; ma il primo grande Pierrot fu ancora un italiano, Fabio Antonio Sticotti (1676 – 1741), in seguito il personaggio fu perfezionato dal figlio Antonio – Jean Sticotti (1715 – 1772) che lo esportò pure in Germania.
La pigrizia gli vieta di muoversi come gli altri personaggi della Commedia, è certamente il più intelligente dei servi, svelto nel linguaggio, critica gli errori dei padroni e spesso finge di non capire i loro ordini, anzi li esegue al contrario, non per stupidità, ma perché li reputa errati. E’ furbo ma sentimentale, l’unico personaggio che, a un piatto di minestra, preferisce una romantica serenata eseguita sulla mandola, sotto le finestre della sua innamorata. Tendenzialmente malinconico, ama appartarsi distaccandosi totalmente dalle altre maschere, amanti del gran chiasso e degli scherzi, forse anche perciò è pallido e languido, lunare, e sovente una lacrima gli riga la gota bianchissima.
Il celebre personaggio fu portato in Francia, dove entrò a far parte dei repertori delle Compagnie francesi con il nome di Pierrot, grazie all’aiuto di Giuseppe Geratoni che per primo lo introdusse nel 1673; ma il primo grande Pierrot fu ancora un italiano, Fabio Antonio Sticotti (1676 – 1741), in seguito il personaggio fu perfezionato dal figlio Antonio – Jean Sticotti (1715 – 1772) che lo esportò pure in Germania.
A Carnevale tutto Vale
Dopo 14 anni ho deciso che quest’anno il Carnevale vale la pena d’esser vissuto, e non solo con frittelle, zeppole, chiacchere e quanto di piu’ buono ci offra questa ricorrenza, ma vestendo un costume della tradizione italo/francese, e non un banale e comunissimo vestito da strega: Pierrot.
Sabato lo indossero’ ad una festa, e per me, che rifiutavo categoricamente per anni la maschera, questo è un grande passo.
Ho voglia di divertirmi indossando una vesta insolita e classica, oserei dire anche raffinata, e poi i colori di questo costume sono come la mia visione della vita: o bianco o nero e perchè a volte mi sento proprio come Pierrot, malinconica, solitaria eternamente sentimentale, pallida e con una lacrima incancellabile sul viso.
Forse nella vita, vorremmo che piu’ spesso fosse carnevale, per mascherarci da qualcuno o qualcosa, nasconderci, sentirci misteriosi ed irriconoscibili, una fuga dalla quotidiana realta’ di essere noi stessi.
La favola tramontata
A volte penso ma dov’è finito il romanticismo?
O meglio quel tanto sognato principe azzurro che aspettavamo con ansia da bambine?
Certo, la vita non è una favola, tutt’altro.
Anche se l’uomo è il lupo e la donna la povera cappuccetto rosso, ma mi chiedo come alcune donne, riescano ad accontentarsi, ad accettare situazioni indicibili stando con maschi, non uomini, e subendone i difetti, i vizi, giustificandosi con la solita frase: “Sono innamorata”.
L’amore è umiliarsi a vicenda? No perché se cosi fosse voglio essere aggiornata sulle nuove tendenze di coppia, chiamandolo masochismo reciproco?!
Dicono che per amare, prima di tutto dobbiamo imparare ad accettarci, essere consapevoli delle nostre capacita’ e di quanto valiamo, insomma prima di tutto dobbiamo amare noi stessi, solo cosi’ potremmo aprirci ad un rapporto.
Ma se l’amore è umiliarsi, come certe persone fanno intendere, allora non ci si ama proprio, e di conseguenza non si ama neanche il partner: quindi dove sta l’amore?
Saranno anche luoghi comuni ma trovo inacettabile che una donna possa accettare determinate situazioni, facendone carico e responsabilizzando qualcuno, per poi ritornare punto a capo per innumerevoli volte.
Non credo d’esser egoista o superficiale, ma c’è un limite a tutto, anche in amore, l’amore infinito ha un limite quando si calpesta la dignita’ di una donna, e forse anche quando una donna calpesta la sua volontariamente e consapevolmente.
Ogni rapporto è a se stante, solo una coppia conosce nel profondo le basi di cio’ che li lega, ma se queste fondamenta vengono a crollare, che cosa rimane? Il senso di abitudine? La paura di restar soli? O una buona sessione di sesso riparatore?
Fosse anche cosi, ma un vaso rotto e poi incollato, sara’ sempre un vaso rotto pieno di crepe.
NadiaSam
Giovedi
Buongiorno!
Come sara' questo giovedi 3 marzo?
Come sara' questo giovedi 3 marzo?
Intanto faccio gli auguri piu' grandi del mondo a mia figlioccia Erika che oggi compie 16 anni, e per il resto spero sia una giornata di sole, buon umore e buon lavoro.
Buona giornata
mercoledì 2 marzo 2011
Iv
E chi se lo sarebbe mai aspettato?
Neanche mi piacevi.
E poi una sera è bastato il tuo sguardo fisso su di me a colpirmi.
La tua ostinatezza, la tua presenza 24h su 24, la tua risata, il tuo modo di fare, di camminare, di scherzare, di prendermi in giro, il tuo modo di ragionare.
Il tuo carisma.
In un mese hai dato una svolta, poi sei inciampato e cadendo hai ferito anche me, ma poi non so cosa c'è voluto o cosa ci ho messo, ma ti ho risollevato e attirato verso me.
Potevamo discutere, dirci un vaffanculo, ma tanto c'eri sempre, eri li, non mollavi.
Due viaggi, due riflessioni, la tanta voglia di partire e dopo quella di tornare da te, subito.
Mi hai travolta, mi hai plasmata, hai creduto in me, mi hai dato la forma che volevo aiutandomi a raggiungere i miei obiettivi.
Mi hai provocata, fatti sentire in colpa, ma alla fine siamo a 4 metri dal traguardo.
Ho ritrovato la fiducia negli altri ed in me stessa, in te.
Non mi sento piu' sola.
Non c'è mai un momento di silenzio con te.
Mi hai insegnato a sorridere anche nelle situazioni peggiori.
Mi sono innamorata.
E senza te niente di tutto questo sarebbe stato possibile.
Eppure mi hai cambiato la vita.
Sola (Dedica ad un amica)
Quante volte sola aspetterai? Quante volte ti caleranno gli occhi aspettando? Ed io ci stavo male a vederla cosi, silenziosa, che ascoltava ma non sentiva, perchè l'amore ed il dolore sono sempre piu' forti del rumore.E tu sei uno specchio ma non te ne rendi conto, ti guardo e sei la me che sono stata e che non c'è piu'. Sei la me morta, la me uccisa. Io urlo e sbraito e tu stordita mi guardi e pensi ma che ne sai? So di conoscere il tuo dolore, perchè mi abbraccio ed anche in quell'angolo buio, mentre urlavo col viso umido, ero sola, aspettando. Ma la gioia ed il sollievo non arrivano mai quando sono richiesti, ma ti prendono alla sprovvista e ti confondono. Tu aspetterai, ma non sarai sola. Il dolore ti abbraccera' sino a soffocarti, ma dietro ci saro' io ad allentare quella morsa. Non aver paura. La solitudine è un ottima nemica finchè non le rivolgi la parola. Imparerai a guardarla piu' in la dei suoi occhi e vedrai che lei è l'unica che puo' stringerti senza farti male, dandoti la conoscenza della forza che da te stessa nascera'. Ti armera' degli strumenti giusti per affrontare il cammino. Piangi quanto vuoi, fino a vomitarlo: l'amore. Fa che non sia tua madre a raccogliere il tuo dolore, ma che siano le tue gambe e la tua dignita' a risollevarti.
Perchè tu sei forte, io lo sono stata, tu lo sarai, io lo sarò. Amati ed ama la solitudine, lei non disturba e non ferisce. Ti contempla.
Eppure (Riflessione alla Carrie Bradshaw)
Ci sono davvero delle differenze? Possiamo o dobbiamo fare distinzioni oppure no?
Non tutti hanno lo stesso valore sul piano umano; c'è sempre chi vale piu' di qualcuno, ma questa non è sopravvalutazione di stessi o dell'individuo prossimo: è semplicemente meritocrazia! A chi merita verranno mostrati i segreti del gioco, mentre a chi no vedra' solo la parte peggiore o meglio ricevera' le carte peggiori.
Solo che quando perdiamo la testa, dove stanno le regole che ci imponiamo? La corazza dove finisce? Perchè non si puo' guarire, curare certe paure?
C'era un tempo dove la cattiveria e l'infedelta' non sfiorava , ne soffiava lungo il ricco giardino della vita; mentre ora imperversano tempeste, uragani, cicloni imprevidibili da qualsiasi meccanismo concepito dalla mente umana: o semplicemente dal cuore?
Tutto cio' è scoraggiante: quanto ancora luccica o deve luciccare ma non è oro?
Quante belle maschere, quante belle parole, Eppure nessuno sa quanto vale, nessuno si distingue, si ama. Coerenza e dignita', infondo non è chiedere troppo donne ... o almeno credo.
Non tutti hanno lo stesso valore sul piano umano; c'è sempre chi vale piu' di qualcuno, ma questa non è sopravvalutazione di stessi o dell'individuo prossimo: è semplicemente meritocrazia! A chi merita verranno mostrati i segreti del gioco, mentre a chi no vedra' solo la parte peggiore o meglio ricevera' le carte peggiori.
Solo che quando perdiamo la testa, dove stanno le regole che ci imponiamo? La corazza dove finisce? Perchè non si puo' guarire, curare certe paure?
C'era un tempo dove la cattiveria e l'infedelta' non sfiorava , ne soffiava lungo il ricco giardino della vita; mentre ora imperversano tempeste, uragani, cicloni imprevidibili da qualsiasi meccanismo concepito dalla mente umana: o semplicemente dal cuore?
Tutto cio' è scoraggiante: quanto ancora luccica o deve luciccare ma non è oro?
Quante belle maschere, quante belle parole, Eppure nessuno sa quanto vale, nessuno si distingue, si ama. Coerenza e dignita', infondo non è chiedere troppo donne ... o almeno credo.
Voglio
In ogni cosa ho voglia di arrivare sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada, nel tumulto del cuore.
Sino all'essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare
effettuare scoperte.
Boris Pasternak
Nel lavoro, cercando la mia strada, nel tumulto del cuore.
Sino all'essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare
effettuare scoperte.
Boris Pasternak
Il tempo che vorrei - Fabio Volo pag.89-90
Un breve saggio sulle emozioni date dalla lettura, tratte dall'ultimo capolavoro del mio scrittore preferito, Fabio Volo, che vi consiglio di leggere.Una lettura matura e una consapevolezza nuova sulla vita e le cose che contano e soprattutto le riflessioni di un uomo che dando tutto per scontato, crede di aver perso tutto o quasi.
" Leggere mi renderebbe una persona felice? Non credo, i problemi della vita non li risolvo certo leggendo, ma lavorando."
"Hai ragione, spesso pero' la felicita' e l'infelicita' sono legate anche agli strumenti che uno ha per affrontare le cose."
"Si ma i miei problemi sono pratici, non di testa".
" Ma è con la testa che li risolvi, a volte. Non voglio insistere, pero' sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti.
E' un apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa scoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere cio' a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a cio' che tu facevi fatica a riassumere.
" Nei libri le parole di altri risuonano come un' eco dentro di noi, perchè c'erano gia'. E' la conoscenza di cui parlava Platone, quella che gia' ci appartiene, che è dentro di noi. Non importa se il lettore è giovane o vecchio, se vive in una metropoli o in un villaggio sperduto nelle campagne.
Così come è indifferente se l'argomento di cui sta leggendo riguarda un' epoca passata, il tempo è relativo, e ogni epoca ha la sua modernita'. E poi leggere è bello, punto. Io a volte dopo aver letto un libro mi sento sazio, appagato, soddisfatto e provo un piacere fisico."
"Hai ragione, spesso pero' la felicita' e l'infelicita' sono legate anche agli strumenti che uno ha per affrontare le cose."
"Si ma i miei problemi sono pratici, non di testa".
" Ma è con la testa che li risolvi, a volte. Non voglio insistere, pero' sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti.
E' un apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa scoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere cio' a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a cio' che tu facevi fatica a riassumere.
" Nei libri le parole di altri risuonano come un' eco dentro di noi, perchè c'erano gia'. E' la conoscenza di cui parlava Platone, quella che gia' ci appartiene, che è dentro di noi. Non importa se il lettore è giovane o vecchio, se vive in una metropoli o in un villaggio sperduto nelle campagne.
Così come è indifferente se l'argomento di cui sta leggendo riguarda un' epoca passata, il tempo è relativo, e ogni epoca ha la sua modernita'. E poi leggere è bello, punto. Io a volte dopo aver letto un libro mi sento sazio, appagato, soddisfatto e provo un piacere fisico."
NadiaSam
Vivere così
Esistono motti che valgono per una vita e che tu abbia 22 anni o piu' non importa, persegui i tuoi ideali, anche i piu' banali, non cadere mai nella banalita' di te stesso, non scendere mai a compromessi, qualunque essi siano, non avere mezze misure, abbi coscienza nell'incoscienza delle tue azioni, non accontentarti se sei consapevole che meriti o puoi avere di piu'. Ridi senza senso, piangi per qualunque cosa valga la pena piangere per te.
Emozionati, sii sempre te stesso anche se la gente non amera' cio' che sei, non aver paura nel dire la tua anche se questo potrebbe comportare la perdita di stima di qualcuno a te caro, non seguire la massa, distinguiti in ogni cosa, anche nelle parole e negli sguardi, fai che l'unica cosa che conti per te sia l'affetto di chi ti ama incondizionatamente per quello che sei realmente. Sii leale, vivi e lascia vivere, rischia ogni giorno, prova amore per qualsiasi cosa ti dia piacere o pace, impara a non giudicare e non essere ipocrita.
Non rimandare un piacere a domani se puoi goderne oggi, abbi stima di te stesso, sii ottimista, non smettere mai di cercare la tua strada, fai sempre quello che ti pare anche se nessuno sara' con te, sii curioso, apri la tua mente ed assorbi tutto cio' che puo' arricchirti interiormente e culturalmente.
Cosi potrai dire che qualsiasi eta' tu vesta, sei migliore di qualche altro.
NadiaSam
La scelta dello stato d'animo
Questa citazione letteraria, dal libro di Dyer "Le vostre zone erronee" mi ha fatto parecchio riflettere nel corso di questi anni e diciamo che mi ha aiutata in momenti particolarmente cupi a scegliere o meglio credere che io ero la sola persona che poteva cambiare le cose e di conseguenza il mio stato d'animo, la mia vita e le mie scelte. Vi lascio alla lettura di questo passaggio, Buona lettura!
Gli stati d'animo non sono solo semplici emozioni che ti capita di provare: sono reazioni che tu scegli di avere. Se il responsabile delle tue emozioni sei tu, non sei tenuto a scegliere reazioni autodistruttrici.
Hai facolta' di pensare qualsiasi cosa tu decida di lasciare accedere alla tua mente. Se una cosa ti "salta" in testa ( sei sempre tu che decidi di metterla lì, forse senza saperne il motivo) hai sempre la facolta' di scacciarvela: dunque sei ancora tu che controlli il tuo mondo mentale.
Tu solo controlli cio' che entra nella tua testa sotto forma di pensiero.
Se non ci credi, rispondi a questa domanda: " Se non sei tu che controlli i tuoi pensieri, chi li controlla?"
Tu e soltanto tu controlli il tuo apparato mentale. I tuoi pensieri ti appartengono , e sta esclusivamente in te tenerteli, cambiarli, comunicarli, e contemplarli.
Nessun altro puo' entrare nella tua mente e avere dei tuoi pensieri l'esperienza che ne hai tu. Chi li controlla sei tu, e del tuo ingegno puoi fare l'uso che vuoi. Una emozione è una reazione fisica a un pensiero. Se piangi o arrossisci o ti batte il cuore, o provi una qualsiasi delle potenziali reazioni emotive di un interminabile lista, è perchè ti è prima giunto un segnale da un centro mentale.
Ogni tua emozione è stata preceduta da un pensiero, e senza un cervello non si dà stato d'animo.
Se controlli tu i tuoi pensieri, e se da questi discendono i tuoi stati d'animo, tu sei in grado di controllare i tuoi stati d'animo.
Li controlli operando sui pensieri che li hanno preceduti.Tu credi, in parole povere, che certe cose o certe persone ti rendano infelice. Questo non è esatto. Sei tu che ti rendi infelice col coltivare certi pensieri intorno a determinate persone o cose. Una sana libertà personale comporta l'apprendimento di un diverso modo di pensare. Cambiati i pensieri, nuovi stati d'animo cominceranno ad emergere, e si sara' mosso il primo passo sulla via che porta alla libertà personale.
Tu sei responsabile di cio' che provi.
Wayne W. Dyer
Tu solo controlli cio' che entra nella tua testa sotto forma di pensiero.
Se non ci credi, rispondi a questa domanda: " Se non sei tu che controlli i tuoi pensieri, chi li controlla?"
Tu e soltanto tu controlli il tuo apparato mentale. I tuoi pensieri ti appartengono , e sta esclusivamente in te tenerteli, cambiarli, comunicarli, e contemplarli.
Nessun altro puo' entrare nella tua mente e avere dei tuoi pensieri l'esperienza che ne hai tu. Chi li controlla sei tu, e del tuo ingegno puoi fare l'uso che vuoi. Una emozione è una reazione fisica a un pensiero. Se piangi o arrossisci o ti batte il cuore, o provi una qualsiasi delle potenziali reazioni emotive di un interminabile lista, è perchè ti è prima giunto un segnale da un centro mentale.
Ogni tua emozione è stata preceduta da un pensiero, e senza un cervello non si dà stato d'animo.
Se controlli tu i tuoi pensieri, e se da questi discendono i tuoi stati d'animo, tu sei in grado di controllare i tuoi stati d'animo.
Li controlli operando sui pensieri che li hanno preceduti.Tu credi, in parole povere, che certe cose o certe persone ti rendano infelice. Questo non è esatto. Sei tu che ti rendi infelice col coltivare certi pensieri intorno a determinate persone o cose. Una sana libertà personale comporta l'apprendimento di un diverso modo di pensare. Cambiati i pensieri, nuovi stati d'animo cominceranno ad emergere, e si sara' mosso il primo passo sulla via che porta alla libertà personale.
Tu sei responsabile di cio' che provi.
Wayne W. Dyer
Buonpomeriggio Lettori!
Buonpomeriggio cari lettori!
Ancora siamo in fase di rodaggio, ma sono ottimista.
Ripreso l'attivita' sportiva,passata la fame nervosa e di conseguenza è ritornato il sorriso. Mi sono resa conto quanto lo sport mi sia di sfogo, di compagnia in un periodo dove impegni ne ho pochi anzi niente, ed il tempo libero mi piace occuparlo o riempirlo, coltivando le mie passioni, volendomi bene.
Intanto scrivo, logicamente ci vuole un po' d'ispirazione, lo scrittore ogni tanto ha i suoi blocchi, tende a scrivere meglio quando affronta delle grandi riflessioni o quando si sente depresso ed ha bisogno di sfogo. Cosi' per lo sport, piu' si è nervosi, piu' si ha voglia di spaccare qualcosa o di prendersi una rivincita, piu' si da dentro, nel mio caso pedalando con molta energia e concentrazione. La mia dieta è ripresa alla grande, ho ritrovato il mio equilibrio alimentare anzi il mio regime! Questa esperienza di inattivita' forzata mi ha fatto capire quanto la mia fame sia legata al mio umore, al mio bisogno di sentirmi utile ed occupata, e che la mia fame compulsiva è data da un malessere interiore; ho sempre chiamato il mio disturbo con un termine poco raffinato: fame da noia; senza avere fame mangiavo, solo per occupare un lasso di tempo dove mi trovavo inoccupata; e cosi via vaschetta di gelato da 500gr, via cioccolati o dolciumi vari, l'importante era che fosse dolce!
Esempio pratico la cioccolata: è stato appurato che un largo consumo porti alla dipendenza, detto cioccolismo, mentre altri studi hanno dimostrato che la cioccolata o cioccolato, stimoli il rilascio di endorfine che favoriscono l'aumento del buon umore.Inoltre studi hanno rivelato che il cioccolato fondente aumenti del 20% le concentrazioni di antiossidanti nel sangue, con la conseguente capacita' di ridurre la pressione del sangue, avendo gli stessi effetti benefici del vino rosso, consigliato dai medici con 2 bicchieri al giorno.
Il cioccolato contiene la feniletilamina un alcoloide naturale che viene sfruttato in farmacologia come anti depressivo, di conseguenza si correla il cioccolato con la diminuzione del fenomeno della depressione = aumento del buon umore e del desiderio sessuale come disse Giacomo Casanova,(ragazze/i se non lo sapeva lui! ;-) )
Percio' il cioccolato fa bene altro che male, ed ogni tanto lo si puo' gustare.... Vi consiglio per questo di vedere il film "Chocolat" con Jhonny Depp e Juliette Binoche, un po' datato ma decisamente DELIZIOSO!
L'egoismo maschile: una piaga delle donne moderne
Siamo franche ragazze, l'egoismo maschile è una piaga dei nostri tempi, oppure è una forma di maschilismo?
Ancora me lo domando, ma è come un difetto di fabbrica che non possiamo correggere, insomma è vietato sostituire lo stampo! Ed eccoci qui, noi, le eterne altruiste, che meditano, riflettono, si arrovellano sul da farsi; e dall'altra parte eccoli li, gli uomini, i maschi, gli eterni egoisti, coloro che tutto fanno, tranne che meditare prima di prendere una decisione, o meglio un impegno... Ragazze in quell'istante non ci calcolano proprio! Non fanno l'addizione automatica che a noi viene naturale, io e lui, loro sottraggono o dividono, nient'altro.
E noi donne cosa facciamo? Ancora oggi nel 2011 dopo aver ottenuto indipendenza, rispetto, diritti ci infuriamo contro un muro di gomma, si perchè gli rimbalza tutto sopra, mica l'assorbono, lo elaborano come noi!?
Forse sono un po' pessimista e un tantino femminista, non ripongo fiducia alcuna in degli esseri che per certi versi ritengo a volte, in certi aspetti, dei trogloditi, o meglio primitivamente sentimentali!
Ma amo esser realista, la portavoce dello sfogo femminile, della quotidianita' di coppia, delle single per scelta propria o per scelta altrui.
Uomini: esseri umani o alieni globalizzati che vivono tra noi?
Un posto nel mondo
In ogni casa ci vorrebbe un angolo cosi... un angolo per scrivere, un mondo proprio, una finestra sulla strada, idee e pensieri da buttar giu' su una tastiera... una passione: la mia!
NadiaSam
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