SexMeandPoetry

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mercoledì 2 marzo 2011

La scelta dello stato d'animo

Questa citazione letteraria, dal libro di Dyer "Le vostre zone erronee" mi ha fatto parecchio riflettere nel corso di questi anni e diciamo che mi ha aiutata in momenti particolarmente cupi a scegliere o meglio credere che io ero la sola persona che poteva cambiare le cose e di conseguenza il mio stato d'animo, la mia vita e le mie scelte. Vi lascio alla lettura di questo passaggio, Buona lettura!


Gli stati d'animo non sono solo semplici emozioni che ti capita di provare: sono reazioni che tu scegli di avere. Se il responsabile delle tue emozioni sei tu, non sei tenuto a scegliere reazioni autodistruttrici.
Hai facolta' di pensare qualsiasi cosa tu decida di lasciare accedere alla tua mente. Se una cosa ti "salta" in testa ( sei sempre tu che decidi di metterla lì, forse senza saperne il motivo) hai sempre la facolta' di scacciarvela: dunque sei ancora tu che controlli il tuo mondo mentale.
Tu solo controlli cio' che entra nella tua testa sotto forma di pensiero. 
Se non ci credi, rispondi a questa domanda: " Se non sei tu che controlli i tuoi pensieri, chi li controlla?"
Tu e soltanto tu controlli il tuo apparato mentale. I tuoi pensieri ti appartengono , e sta esclusivamente in te tenerteli, cambiarli, comunicarli, e contemplarli. 
Nessun altro puo' entrare nella tua mente e avere dei tuoi pensieri l'esperienza che ne hai tu. Chi li controlla sei tu, e del tuo ingegno puoi fare l'uso che vuoi. Una emozione è una reazione fisica a un pensiero. Se piangi o arrossisci o ti batte il cuore, o provi una qualsiasi delle potenziali reazioni emotive di un interminabile lista, è perchè ti è prima giunto un segnale da un centro mentale. 
Ogni tua emozione è stata preceduta da un pensiero, e senza un cervello non si dà stato d'animo.
Se controlli tu i tuoi pensieri, e se da questi discendono i tuoi stati d'animo, tu sei in grado di controllare i tuoi stati d'animo.
Li controlli operando sui pensieri che li hanno preceduti.Tu credi, in parole povere, che certe cose o certe persone ti rendano infelice. Questo non è esatto. Sei tu che ti rendi infelice col coltivare certi pensieri intorno a determinate persone o cose. Una sana libertà personale comporta l'apprendimento di un diverso modo di pensare. Cambiati i pensieri, nuovi stati d'animo cominceranno ad emergere, e si sara' mosso il primo passo sulla via che porta alla libertà personale.

Tu sei responsabile di cio' che provi. 

Wayne W. Dyer

NadiaSam

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