SexMeandPoetry

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lunedì 24 settembre 2012

Lo scrittore

Lo scrittore scrive spinto da un demone invisibile, che si manifesta nei giorni pieni di malinconia, rabbia, tristezza e insoddisfazione.
Solo un animo tormentato scrive al meglio, la felicità non permette di produrre gli scritti migliori, anzi li limita, è la causa del cosìdetto blocco dello scrittore.
Lo scrittore scrive spinto dalla fantasia, da un pensiero posato per pochi secondi sulle tempie stanche, lo scrittore scrive spinto dai motti del cuore, dalle farfalle allo stomaco, dai denti stretti, dalla pelle d'oca, dalle notti insonni e vuote di sorrisi.
Lo scrittore scrive nei giorni uggiosi, silenziosi, poco trafficati, quei giorni a base di the caldo, caffè, cioccolata e biscotti, coperte, fuoco e solitudine.
Lo scrittore scrive quando il bisogno diventa impellente come l'acqua, la sete di una penna ed un foglio di carta lo perseguita come il desiderio di una dose per un eroinomane.
                                                                                             
Lo scrittore è un tossicodipendente da inchiostro e carta.

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