La mia nuova passione si aggiunge al mio Blog, arrichendo cosi' questo spazio dedicato alle riflessioni ma anche alla poesia.
Buon appettito
SexMeandPoetry

lunedì 28 novembre 2011
lunedì 7 novembre 2011
Scegliere d'esser donna: ma che tipo di donna?
Diciamo la verità, noi donne siamo quasi legate alla cucina, salata o dolce che sia, da un filo invisibile da quando nasciamo. Ce l'abbiamo nel sangue la dimistichezza con il cibo, anche se credo che quando la propria mamma sia brava coi salati, noi figlie saremmo brave coi dolci, e chi ha una mamma brava col dolce, noi figlie saremmo brave col salato, anche se ci sono delle fantastiche eccezzioni: le mamme a tutto tondo.
Le mamme a tutto tondo sanno cucinare sia salato che dolce, ed hanno mille ricette nel cassetto, nella libreria, nell'agenda segreta, non c'è piatto che non riescano a fare. Questa è la magnigica eredita' che le nostre mamme ci lasciano, o per meglio desiderano lasciarci, ma quanto al giorno d'oggi noi abbiamo voglia di diventare donne a tutto tondo?
Si dice che si puo' essere casalinghe, casalinghe mamme, lavoratrici e lavoratrici mamme; pare comunque che siamo obbligate ad essere delle lavoratrici in primis, in quanto senza due stipendi è difficile vivere dignitosamente, ma essere lavoratrici-mamme è ancora più complicato se ne avessimo il desiderio: allora mi chiedo nel 2000 non puo' piu' esistere la lavoratrice-casalinga-mamma? Oppure siamo noi stesse che poniamo dei limiti alle nostre capacita', o è solo una scusa non poter occuparsi anche della casa avendo un lavoro?
Forse arriva un momento per ognuna di noi in cui ci obbligano a saper cucinare, lavare, stirare e sbrigare ogni faccenda casalinga, ma quest'obbligo è incoscio, noi non ce ne rendiamo conto... è la violenza psicologica passiva che attua questo, anche se invece molte di noi semplicemente imparano perchè sono costrette dalla vita, dall'aver perso la famiglia troppo presto oppure costrette a rimboccarsi le maniche lontano da casa.
Chi dobbiamo essere per piacere alla società?
E chi vorremmo essere veramente per piacere a noi stesse?
Forse dovremmo solo ascoltare i nostri desideri, spegnere la tv ed essere ciò che siamo e non ciò che vorrebbero che fossimo.
NadiaSam
Le mamme a tutto tondo sanno cucinare sia salato che dolce, ed hanno mille ricette nel cassetto, nella libreria, nell'agenda segreta, non c'è piatto che non riescano a fare. Questa è la magnigica eredita' che le nostre mamme ci lasciano, o per meglio desiderano lasciarci, ma quanto al giorno d'oggi noi abbiamo voglia di diventare donne a tutto tondo?
Si dice che si puo' essere casalinghe, casalinghe mamme, lavoratrici e lavoratrici mamme; pare comunque che siamo obbligate ad essere delle lavoratrici in primis, in quanto senza due stipendi è difficile vivere dignitosamente, ma essere lavoratrici-mamme è ancora più complicato se ne avessimo il desiderio: allora mi chiedo nel 2000 non puo' piu' esistere la lavoratrice-casalinga-mamma? Oppure siamo noi stesse che poniamo dei limiti alle nostre capacita', o è solo una scusa non poter occuparsi anche della casa avendo un lavoro?
Forse arriva un momento per ognuna di noi in cui ci obbligano a saper cucinare, lavare, stirare e sbrigare ogni faccenda casalinga, ma quest'obbligo è incoscio, noi non ce ne rendiamo conto... è la violenza psicologica passiva che attua questo, anche se invece molte di noi semplicemente imparano perchè sono costrette dalla vita, dall'aver perso la famiglia troppo presto oppure costrette a rimboccarsi le maniche lontano da casa.
Chi dobbiamo essere per piacere alla società?
E chi vorremmo essere veramente per piacere a noi stesse?
Forse dovremmo solo ascoltare i nostri desideri, spegnere la tv ed essere ciò che siamo e non ciò che vorrebbero che fossimo.
NadiaSam
sabato 5 novembre 2011
Solitudine autunnale
Era incredibile, quanto quell'appartamento le appartenesse, eppure non lo aveva acquistato, non lo aveva preso in affitto, ne era ospite. O meglio si sentiva tale. Perchè anche se conviveva con Giorgio, spesso desiderava possedere quell'appartamento da sola, viverci da sola, avere degli spazi da sola senza condividere piu' nulla con lui, perchè a volte essere un ospite pesava troppo; pero' quei momenti sul divano a guardare la televisione, sotto una pioggia pazzesca, con la luce di una sola bajoure accesa e un buon libro come compagnia sotto una gigantesca trapunta ripagavano tutti quei tormenti interiori, tutte quelle discussioni futili, quel continuo sentirsi in colpa per qualcosa, quel non essere mai del tutto perfetta per chi si ama.
La ripagavano anche quelle sere tiepide d'autunno, dove poteva scrivere liberamente, ispirandosi con il costante infragersi delle onde sugli scogli sotto casa, proprio sotto casa.
Quanto ci si poteva sentire sole e felici? Spesso, piu' di quanto si possa credere.
La solitudine per una donna è un arma: la rende forte, invincibile, ricca di corazze impenetrabili, la rende sorprendente, spiritosa, eloquente, selvaggia.
L'amore riempie il cuore, ma crea della catene, delle prigioni interiori a cui evadere è difficile, impossibile.
Ma a volte si è solo prigionieri di se stessi, di fantasmi antichi, di ossessioni e di paure mai superate.
NadiaSam
La ripagavano anche quelle sere tiepide d'autunno, dove poteva scrivere liberamente, ispirandosi con il costante infragersi delle onde sugli scogli sotto casa, proprio sotto casa.
Quanto ci si poteva sentire sole e felici? Spesso, piu' di quanto si possa credere.
La solitudine per una donna è un arma: la rende forte, invincibile, ricca di corazze impenetrabili, la rende sorprendente, spiritosa, eloquente, selvaggia.
L'amore riempie il cuore, ma crea della catene, delle prigioni interiori a cui evadere è difficile, impossibile.
Ma a volte si è solo prigionieri di se stessi, di fantasmi antichi, di ossessioni e di paure mai superate.
NadiaSam
Il bambino nuovo
Quando aprì la porta il bambino apparve diverso.
Era piu' alto, come si dice in gergo familiare, più lungo.Aveva un espressione gioiosa, piena di vita, di benessere.
Il bambino profumava di buono, quel buono che solo un bambino puo' avere, il classico profumo dell'innocenza, del pulito.
Il bambino giocava con la sua casetta, con la sua palla, con la scopa dove volava in mondi a solo lui conosciuti.
Il bambino nuovo restava seduto, incantato quasi ipnotizzato dalla tv e conversando a modo suo con i personaggi di quel cartone visto mille volte, in mille giorni di vita.
Ad un tratto, il bambino si avvicinò e come a cercare uno sguardo meno distorto, sollevò i miei occhiali indagando; credo che sotto quelle spesse lenti abbia saputo riconoscere chi fossi, o meglio avere la conferma che fossi la sua zia, quella che conosceva senza marchingegni sul viso.
Il bambino ebbe fame e cosi' chiese un biscotto, o meglio lo cercò da se nella dispensa che sapeva bene contenere i suoi biscotti secchi da merenda.
Era bello vederlo così nuovo, ricco e angelico. Nei suoi occhi c'era tutta la speranza del suo domani diverso.
Era piu' alto, come si dice in gergo familiare, più lungo.Aveva un espressione gioiosa, piena di vita, di benessere.
Il bambino profumava di buono, quel buono che solo un bambino puo' avere, il classico profumo dell'innocenza, del pulito.
Il bambino giocava con la sua casetta, con la sua palla, con la scopa dove volava in mondi a solo lui conosciuti.
Il bambino nuovo restava seduto, incantato quasi ipnotizzato dalla tv e conversando a modo suo con i personaggi di quel cartone visto mille volte, in mille giorni di vita.
Ad un tratto, il bambino si avvicinò e come a cercare uno sguardo meno distorto, sollevò i miei occhiali indagando; credo che sotto quelle spesse lenti abbia saputo riconoscere chi fossi, o meglio avere la conferma che fossi la sua zia, quella che conosceva senza marchingegni sul viso.
Il bambino ebbe fame e cosi' chiese un biscotto, o meglio lo cercò da se nella dispensa che sapeva bene contenere i suoi biscotti secchi da merenda.
Era bello vederlo così nuovo, ricco e angelico. Nei suoi occhi c'era tutta la speranza del suo domani diverso.
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