SexMeandPoetry

SexMeandPoetry

martedì 20 settembre 2016

Comode certezze

La cosa più importante è tenersi vivi.

A parte qualche complicazione dovuta dal destino tutti sappiamo respirare è istintivo, come sopravvivere.
Ma spesso ci abituiamo a respirare,a vivere ed è questo il punto: l'abitudine.
Ogni giorno dovrebbe essere un eccezione, dovrebbe contare un minuto, un ora in cui tu possa scrivere nel tuo diario chiamato vita:" oggi è stato speciale, divertente, pessimo ma vivo".
Non dovremmo mai abituarci a stare troppo bene né troppo male ma cavalcare o meglio dominare come funamboli incerti quella sottile corda dell'inaspettato perché che ci si ammali di abitudini buone o cattive, credetemi alla fine ci si fa sempre un po' male.

N.C.


mercoledì 26 marzo 2014

BUIO

Dio hai presente il buio ?
Quell'immensa nube che sostiene le stelle?
Il buio quelle ore dove il male si compie e la carne viene lacerata e il sangue si sparge.
Il buio dove le lame aprono la carne e le danno sollievo?
Il buio umido buio , l'oscurità dove le bestie si accoppiano e tutto si ferma? Dove tutto muta in silenzio e il rumore è solo orgasmo e volgarità impronunciabili.
Il buio dove tutto torna, dove l'energia cosmica si concentra in una stanza quasi fosse una tana dove il maligno annida e a sbalzi compare , come in una commedia dove farne parte è solo questione di scelte sbagliate.
Tutti siamo attori nella scena del male ognuno con la propria perversione come fardello,ognuno con la sua malattia  e il suo vizio.
Non esistono virtù a teatro ma solo sporche vie d'uscita dai propri rimpianti .
Il buio quell'angolo dove rifugiamo la realtà e rannicchiati piangiamo amori andati  e la vergogna.
Il buio quel tunnel che appare ad occhi chiusi ma coscienti dove puoi sentire il respiro dei dannati all'eternità.
Il buio quel freddo abbraccio di morte vivente dove molti camminano recitando una vita che non hanno.
Il buio dove il coraggio di un amplesso è spudorato e l'inibizione inesistente.
Il buio, dove tu ora vivi ed io non ti vedo, mio Dio.








" Ci sono molti modi di morire, il peggiore è vivendo"
Cit. dal film " This must be the place"




                                                                                                                            NadiaSam

mercoledì 19 febbraio 2014

Nuova via d'uscita

Mi chiedo cosa ho perso di te in questi lunghi giorni vuoti, umidi, stanchi appena accennati.
Ho continuato a cercare per strada quel suono, quel profumo di autunno che ti porti dietro.
L'odore forte di chi ti desidera e ad altro non bada.
La macchina è un covo di ricordi spinti da una canzone, non canta d'amore ma mi dice lascia perdere.
Mi chiedo se esiste un modo per risalire da così in basso o se la resa è l'unica via d'uscita.
L'unica via d'uscita è me.

Coffee

Lento scende questo caffè, pausa di anime.
Profumo di sud, terre lontane.
La tazzina brucia ma la fretta ha piu' potere e ci si scotta le labbra, la lingua.
Con un bicchier d'acqua la raffreddiamo.
Caffe'! Un momento banale e ormai scontato per scambiare uno sguardo, due parole, discutere e lasciarci andare.
Ma in realta' dove abbiamo bevuto il caffè migliore?
Io credo solo dalle labbra di chi abbiamo amato.

NadiaSam

martedì 15 ottobre 2013

Unione del Volo

Alle prime luci del mattino esco a fare due passi per la strada verso casa. 
Il tempo che vorrei ha un giorno in più.
E' una vita che ti aspetto, che aspetto un posto nel mondo. 








                                                                                                           Nadia sam

lunedì 5 novembre 2012

La storia di GingerMan l'omino di pan di zenzero

Cercando un insolita immagine sul web mi sono imbattuta nella storia dell'omino di pan di zenzero, noto a noi ormai sotto forma di cartone animato grazie ad uno dei personaggi più teneri del noto cartone della Dreamworks "Shrek", come Biscottino. Il suo vero nome è GingerMan, gli anglossassoni battezzarono cosi questo tipo di dolce a forma di omino.
Natale si avvicina, e sicuramente saremo pronti per preparare deliziose portate ma soprattutto dei dolcetti regalo... questa è un idea semplice e genuina ed inoltre la storia del gingerbread man, ovvero l’uomo di pan di zenzero (o marzapane),  molto amata dai bambini del Nord Europa e degli Stati Uniti è associata ad una filastrocca il cui popolare ritornello “Run, run fast as you can! Can’t catch me, I’m the gingerbread man” è conosciuta proprio da tutti, perciò perchè non trasmetterla ai nostri piccoli durante la preparazione di questo dolce tanto celebre e buono?
A voi buona lettura... e buon appettito! 



Una volta c’erano una vecchina e un vecchino che vivevano in una piccola, vecchia casa vicino alla strada. Un giorno la donnina decise di fare qualcosa di speciale. “Farò un omino di marzapane” disse. Così lo preparò e lo mise nel forno a cuocere. Dopo un po’ udì una vocina: “Fammi uscire, fammi uscire!” La vecchina andò ad aprire lo sportello del forno e l’omino di marzapane saltò fuori. Scappò via per la cucina e corse fuori. L’omino di marzapane raggiunse la strada prima del vecchino e della vecchina. Essi non potevano correre di più. Gridavano però. “Vieni qui, vieni qui, per favore! Ti vogliamo mangiare. Fermati, omino di marzapane!” ansimavano. Ma l’omino di marzapane rispose cantando:
Corri corri se tu vuoi
Certo prendermi non puoi
E sai perché?
Sono tanto più veloce di te!
Presto l’omino di marzapane incontrò una mucca che gli muggì: “Sembri buono da mangiare!” ma l’omino di marzapane gli cantò:
Corri corri se tu vuoi
Certo prendermi non puoi
E sai perché?
Sono tanto più veloce di te!
La mucca corse e corse ma non poté raggiungere l’omino di marzapane. Più in là l’omino incontrò un cavallo. ” Fermati, omino” disse “Sembri buono da mangiare e io ho fame”. Ma l’omino di marzapane corse più forte. Il cavallo galoppava dietro di lui ma non abbastanza per raggiungere l’omino di marzapane. Che contava correndo:
Corri corri se tu vuoi
Certo prendermi non puoi
E sai perché?
Sono tanto più veloce di te!
L’omino di marzapane correva a più non posso ed era proprio orgoglioso delle sue capacità. Alla fine incontrò una vecchia volpe furba. “Fermati, smetti di correre, omino di marzapane!” disse la volpe leccandosi le labbra “Ho qualcosa da dirti!”. L’omino di marzapane non si fermò ma intanto cantava:
Corri corri se tu vuoi
Certo prendermi non puoi
E sai perché?
Sono tanto più veloce di te!
La vecchia volpe correva molto veloce, veloce come l’omino. Lo seguì fino giù al fiume, attraverso ilbosco. L’omino di marzapane si dovette fermare per ascoltare la vecchia volpe furba che disse: “Voglio aiutarti ad attraversare il fiume. Saltami sulla coda e sarai salva e asciutta”. Così l’omino di marzapane saltò sulla coda della volpe e insieme attraversarono il fiume. Presto la volpe disse: “Per favore, puoi spostarti sulla groppa perché sei troppo pesante per la mia coda?” L’omino di marzapane obbedì.
Ma presto la volpe gli chiese di cambiare posizione: “Per favore saltami sul naso!” Ora la volpe nuotava trasportando l’omino di marzapane sul naso. Infine raggiunsero l’altra sponda del fiume. Prima di posare le zampe posteriori sulla riva del fiume la volpe fece volare l’omino per aria e aspettò che ricadesse. Intanto lei lo aspettava per accoglierlo nella sua bocca spalancata. E questa fu la fine dell’omino di marzapane.

                                                                                                                            NadiaSam

martedì 25 settembre 2012

Dulces espanoles

Ed ecco un altra sfiziosa ricettina da poter preparare a poco prezzo e con un grande figurone a casa vostra: I Churros.
Dolci tipici spagnoli formati da una pastella semplicissima di acqua, zucchero, burro, farina e uova, amati dagli spagnoli per la prima colazione accompagnati da una crema o della cioccolata dove poterli intingere.
A voi la ricetta e buon appettito!

 Churros




Tempo preparazione e cottura: 30 min ca.

Ingredienti Churros con Dulce de Leche per 4 persone:
  • 100 gr di zucchero
  • 200 ml di acqua
  • 120 gr di burro
  • 135 di farina
  • 2 uova
  • olio per friggere
  • cannella qb
  • dulche de leche qb
Procedimento ricetta Churros con Dulce de Leche di Benedetta Parodi
  1. Sciogliere lo zucchero in un pentolino con acqua e burro.
  2. Aggiungere la farina e far addensare bene.
  3. Una volta addensato, lasciare raffreddare il composto in un recipiente.
  4. Aggiungere le uova al composto freddo e impastare bene.
  5. Trasferire il composto in una sac-a-poche o utilizzare direttamente un sacchetto per freezer, tagliandone un angolo inferiore.
  6. Spremere l'impasto direttamente nell'olio bollente, tagliandolo al volo con un coltello per separare i churros tra loro.
  7. Appena fritti, passare i churros in zucchero e cannella.
  8. Servire accompagnati da dulche de leche.